Foolk magazine, Recensione

Foolk magazine, Recensione

Nei momenti più sperimentali l’opera si apre ora ad atmosfere quasi industrial evocate dallo sferragliare dei treni a vapore, ora anche ad originali quadri sonori in cui ritroviamo i cori dei bambini, la trama del sax e le aperture orchestrali. Il risultato è un’opera di chiaroscuri musicali in cui la catastrofe umana diventa metafora del mistero della vita. “Il Sognatoio” è, dunque, un’opera preziosa da ascoltare con grande attenzione e partecipazione emotiva. 
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