Il maceratese Ludovico Peroni, musicologo e compositore, co-fonda un ensemble sperimentale, il quintetto della Quick Response Orchestra, con cui porta a compimento la propria opera prima, e proprio un’opera con vero libretto (un poema di Filippo Davoli) dedicata interamente alla Shoah, “Il Sognatoio”. Piccolo novello Butch Morris, Peroni procede di dissociazione in dissociazione. In “Nascondino coi fiori” il discorso di Hitler viene contrappuntato seraficamente da un’aria di clarinetto in un contesto circense, a volte lambendo la musica fonografica di Lucier, laddove in “Notte e nebbia” un coro ebraico sfuma sull’accelerando ferroviario dell’ensemble prima di una sardonica bossa lanciata da una sonata sinistra per piano e feedback chitarristico.
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