Dire che ho avuto un approccio disordinato nei confronti della musica è un eufemismo.
Sono cresciuto circondato dalla musica, sopratutto grazie ai miei genitori, prendendo sin da piccolo in mano il sassofono.
Passato poi alla chitarra Rock e Metal, per poi studiare con più costanza il Jazz e i linguaggi improvvisativi.
Ho poi perfezionato gli studi al Conservatorio Santa Cecilia di Roma con un Biennio Specialistico con una tesi sulla direzione e l’improvvisazione.
Da diversi anni mi occupo di linguaggi e scritture sperimentali: in particolar modo delle Conduzioni Gestuali.
Cerco di applicare la Conduction e il Soundpainting a diversi linguaggi contemporanei e di far scoprire all’ascoltatore sempre qualcosa di nuovo e, speriamo, mai noioso.
Inoltre ricerco tramite la scrittura di partiture, spesso sperimentali, in grado di contenere anche indicazioni grafiche non convenzionali.
Adoro la musica concreta e creare nuova musica a partire da materiale preesistente.